Dopo un mese di sosta a Preveza, sulla costa greca dello Ionio, Metis si è rimessa in viaggio per affrontare l’ultima tranche del viaggio verso Trieste e Monfalcone.
Questa volta Massimo è solo. Il nuovo lockdown, sia in Italia che in Grecia, ci ha costretti a rimescolare le carte e a rivedere il viaggio. Piero è rimasto di nuovo confinato a Lipsi, in Dodecanneso. La voce narrante di questo blog (io) e la famiglia animale, giusto in tempo si è imbarcata a Patrasso per raggiungere casa in Italia.

Il giorno prima del lockdown in Grecia, Massimo è volato a Corfù (dove era stata trasferita Metis a fine ottobre) per rimettersi in viaggio. La prima opzione era quella di risalire subito verso nord, lungo la costa di Albania prima e Montenegro dopo. Ma il vento (e la situazione internazionale dovuta alla pandemia di Covid) lo ha convinto ad andare a ovest, verso l’Italia e la Puglia.
Prima tappa, nella notte di venerdì 6 novembre, sono state le piccole isole a nord di Corfù, avamposto greco nello Ionio. Sono le isole dell’arcipelago Diapondia, poco abitate e ancor meno conosciute ma che, viste così in una bella giornata novembrina, meriterebbero una visita più accurata.

Seconda tappa, il passaggio del canale: una traversata faticosa per il vento contrario da nord che ha obbligato a molti bordi. Arrivo a San Foca Melendugno (a nord di Otranto) e faticosa risalita verso Brindisi (con una pausa di 3 giorni per via del vento troppo forte da nord). Quindi Monopoli e infine, il 12 novembre, la magnifica Trani.

13 novembre di sosta per lavoro. Domani si riparte. Si risale ancora la Puglia, fino a Vieste, e poi da lì si riattraversa l’Adriatico verso la Croazia e l’isola di Lastovo. Sempre meteo permettendo e facendo conto, ormai, delle poche ore di luce a disposizione.