Baleari, ultima notte

Sono a letto. È stata una giornata impegnativa. E le prossime non saranno da meno. Notte perfetta a poco meno di tre ore da Palma.

L’autopilota è arrivato puntuale. L’appuntamento per la consegna era alla Marina di Palma. Un ragazzo gentile al distributore ci ha permesso di restare ormeggiati il tempo di montare il ricambio (ha fatto tutto Mamo supportato da Giovanni) e quello per me di raggiungere il supermarket più vicino e comprare frutta e verdure fresche. In un’ora, fatto tutto. E autopilota funzionante.


L’idea era quella di trovare una baia vicino e trascorrervi la giornata. Abbiamo risolto tutta la costa Sud ovest di Mallorca, con falasie a picco sul mare, poi quella di sud est, con lunghe spiagge e pinete fino al mare.

Il faro di Cabo de salinas

Nessuna vera baia in cui potersi fermare. Verso le 8 siamo entrati in un minuscolo fiordo, cala Figueira. Bellissima…ma troppo piccola.

Cala figeuira

Ancora due miglia ed eccoci, mentre ormai faceva buio entrare in Portopetro, un villaggio di pescatori ma che da qualche parte nasconde un club Mediterranee. Con gavitelli e due barche. Casette attorno nascoste dalla pineta e una costruzione illuminata, immagino un hotel, ma discreta rispetta a quello che si vede.

Pastasciutta con pomodorini e acciughe, pomodori veraci, un po’ di humus e pesche. Camomilla per tre e a nanna.

Domani ci aspetta la traversata verso la Sardegna. Dovrebbero essere 40 ore per raggiungere Carloforte. Mi sa che per un po’ non ci faremo sentire.