Ustica, l’isola di Circe….

….o forse no. La casa della fascinosa figlia del Sole e dell’oceanina Perse e sorella (o di Eetas, re di Colchide potrebbe anche essere Eea, di fronte al Circeo (lo assicura Dante). O forse Ponza, o addirittura Pianosa.

Oppure era proprio Ustica l’isola di Eea, l’isola dell’Alba. Qui Circe abitava il suo bellissimo palazzo nel mezzo di un fitto bosco. E attorno aveva leoni e lupi, vittime delle sue arti. E magari ancora qualche maiale, reduce della fatale incursione di Ulisse che ovviamente riuscì a farla innamorare.

Dea tremenda, maga dai molti farmaci, donna imperativa e bellissima, mi piacerebbe che a lei si pensasse ogni volta che si nomina Ustica. O alla bellezza di questo scoglio in mezzo al mare. O alle sue prelibate lenticchie. Non alla strage del 1980. Invece, inevitabilmente, Ustica da 40 anni è legato a quella tragedia.

Ma Ustica è anche l’isola dove venne mandato al confino Antonio Gramsci. Con lui finirono qui molti altri leader antifascisti:  da Filippo Turati e Ferruccio Parri fino ad Amadeo Bordiga.

Gramsci avrebbe dovuto vivere sull’isola cinque anni ma ci rimase solo 44 giorni: dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio del ‘ 27. Perché il 14 gennaio, il Tribunale di Milano aveva spiccato un mandato di cattura. Venne arrestato e trasferito nel carcere milanese di San Vittore.

La casa di Gramsci, qui al confino

Anche Nello, uno dei fratelli Rosselli trucidati nel 1937 a Bagnoles sur l’Orne dai Cagoulard (incappuciati) aderenti a un’organizzazione segreta fascista. Anche Carlo era al confino, ma a Lipari.

Piero non era ancora nato quando il volo Itavia precipitò nel mare di Ustica e ieri su quest’isola luminosa e piena di grotte segrete è sbarcato con suo padre dopo una notte e un giorno di buona navigazione.

Notte a Ustica

Una traversata tranquilla, bolina larga, mezza nave, gran lasco, anche spi. Poi poco vento, motore, infine ultimo tratto di nuovo a vela.

Metis si è fermata qui in attesa di un po’ di vento per compiere le 70/80 miglia che separano Ustica dalle Eolie.

Metis in porticciolo a Ustica

Nel porticciolo, minuscolo e pieno di barche, Metis ha ormeggiato all’inglese al posto del ferry. Poi alle 8 ha dovuto sloggiare per lasciar posto al primo traghetto da Palermo

L’idea è di ripartire questa notte. Le previsioni meteo danno gran vento e temporali tra due giorn. Bisognerà valutare se fare rotta sulle Eolie (e lì attendere il passaggio del maltempo) oppure andare in Sicilia e trovare riparo fra Milazzo e Messina.