Costa del Sol, chissà com’era…

Con 320 giorni di sole all’anno, 150 chilometri di costa, una temperatura media che anche in inverno è piacevolissima, è stato inevitabile che questa costa diventasse un luogo d’elezione del turismo spagnolo e internazionale.

E’ la prima volta che vedo dal mare la Costa del Sol. La seconda volta che vedo l’Andalusia, ma la prima, troppi anni fa, non fa testo perché fu di febbraio.

Una costa massacrata. Palazzoni di infinita bruttura si rincorrono a pochi metri dalle larghe spiagge. Gialli e verdi. Rossi e neri. Arancioni e gialli. Sembra che gli architetti abbiano fatto a gara per progettare e costruire il palazzo più brutto della costa.

Costa del Sol appena dopo Malaga

Alla Caleta de Velez, passeggiando un po’, ho visto alcune vecchie casette. Le ultime rimaste, immagino. Un piano solo. Piccolissime. Sopra il tetto di molte c’era già l’annuncio che quelle quattro mura si sarebbero presto trasformate nell’ennesimo palazzo per vacanzieri. Quasi certamente orribile.

Da quando è stato “inventato” il mare come luogo di piacere e la spiaggia come confine amico fra la concretezza quotidiana della terraferma e la liquidità avventurosa del mare – invenzione tutta nordica, avvenuta fra 700 e 800 – il massacro delle coste di mezzo mondo è proseguito senza sosta.

Sierra Nevada in lontananza

Unica consolazione di questa costa che un tempo lontano deve essere stata magica, è la Sierra Nevada che si intravvede alle spalle. Monti che si innalzano sul mare con impervia audacia, che ti invitano a proseguire il viaggio all’interno, a salire e risalire, gravine e boschi. Fino a raggiungere l’Alhambra.

Meglio guardare verso il mare aperto e lasciarsi alle spalle fantasie di bellezza terrena. Dove si intuisce solo l’infinito, dove i confini con riesci a toccarli, spunta la vita in tutta la sua gioia.

Uno dei tantissimi pescherecci al lavoro

Anche oggi niente spese. Partiti con calma, proseguiamo nella bonaccia e con altra nebbia all’orizzonte verso Capo de Gata e Almerimar.

Anche oggi giornata di bonaccia….